Nel 2024 gli italiani hanno scelto sempre più spesso di trasferire anticipatamente il proprio patrimonio, con le donazioni di immobili cresciute del 7% rispetto all’anno precedente, superando quota 217.000 operazioni. Questo fenomeno riflette la ricerca di sicurezza, la volontà di semplificare la fase successoria e gli incentivi fiscali offerti dalla normativa vigente.
Dati principali sul fenomeno delle donazioni
Le donazioni di immobili hanno toccato nel 2024 il livello più alto degli ultimi anni, con un incremento tendenziale attorno al 6,8%. I trasferimenti riguardano sia abitazioni principali sia asset a reddito, come uffici e negozi, e si concentrano in particolare nelle regioni del Nord e del Centro, dove il valore degli immobili è storicamente più elevato.
Motivazioni alla base delle scelte familiari
Molti proprietari decidono per la successione anticipata per evitare controversie tra eredi e semplificare le pratiche notarili. Inoltre il trasferimento in vita permette di congelare il valore catastale dell’immobile ai fini delle imposte di donazione, riducendo l’esposizione fiscale complessiva e assicurando una maggiore trasparenza nel passaggio generazionale.
Impatto sul mercato immobiliare
L’aumento delle donazioni può generare un moderato effetto di stabilizzazione dei prezzi, poiché trasferimenti fra familiari mantengono l’immobile fuori dal mercato tradizionale delle compravendite. Al tempo stesso, le agenzie immobiliari registrano una leggera crescita delle richieste di consulenza patrimoniale e notarile, con un ampliamento dei servizi offerti verso la pianificazione successoria.
Aspetti fiscali e normativi da considerare
La normativa prevede franchigie e aliquote ridotte per i trasferimenti a favore di coniuge, figli o ascendenti. È importante tenere conto delle soglie esenti (fino a 1 milione di euro per ciascun beneficiario) e dei valori catastali aggiornati. Chi intende donare un immobile deve inoltre valutare l’eventuale ricaduta sul calcolo dell’imposta municipale unica (IMU) e sulle agevolazioni prima casa.
Consigli per gli agenti immobiliari
Per offrire un servizio completo è utile:
– approfondire le novità fiscali e le franchigie applicabili alle donazioni
– collaborare con notai e consulenti patrimoniali per guidare il cliente nella scelta della formula più adatta
– proporre soluzioni alternative, come l’usufrutto o il patto di famiglia, per mantenere un margine di controllo sull’immobile
– integrare nella comunicazione di marketing contenuti formativi sul tema della pianificazione successoria
In un contesto in cui sempre più famiglie puntano sulla successione anticipata, gli agenti immobiliari che sapranno affiancare competenze tecniche e consulenziali riusciranno a differenziarsi e a rispondere efficacemente alle esigenze del mercato.