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Home»articoli»Compatibilità tra agente immobiliare e amministratore di condominio
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Compatibilità tra agente immobiliare e amministratore di condominio

alleareBy alleare24/04/2025Nessun commento3 Mins Read
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mercato immobiliare
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Negli ultimi anni, sempre più agenti immobiliari stanno valutando l’opportunità di affiancare all’attività tradizionale quella di amministratore di condominio. Si tratta di due professioni complementari, capaci di generare sinergie interessanti e ampliare il proprio portafoglio di servizi.

Due attività compatibili, ma distinte

Dal punto di vista normativo, nulla vieta a un agente immobiliare di esercitare anche il ruolo di amministratore condominiale. Le due figure professionali sono regolamentate da normative diverse e non sussiste alcun conflitto di interessi se gestite con trasparenza.

È però importante ricordare che i due incarichi devono essere distinti: l’agente agisce per conto di una delle parti in una compravendita o locazione, mentre l’amministratore è rappresentante legale del condominio, con compiti di gestione ordinaria e straordinaria dell’immobile.

I vantaggi per l’agente immobiliare

Assumere anche il ruolo di amministratore può rappresentare un’opportunità strategica per l’agente immobiliare:

  • Entrare in contatto stabile con un bacino di potenziali clienti, sia per compravendite sia per locazioni.
  • Aumentare le entrate con una fonte di reddito ricorrente e meno soggetta alla stagionalità del mercato.
  • Offrire un servizio più completo ai condomìni e alle famiglie che già gestisce come agente.
  • Accrescere la propria reputazione professionale, posizionandosi come punto di riferimento per la gestione dell’immobile a 360°.

Come si diventa amministratore di condominio

Per esercitare la professione di amministratore di condominio non è necessario essere iscritti ad alcun albo, ma è richiesto il possesso di determinati requisiti:

  1. Essere in possesso del diploma di scuola secondaria superiore.
  2. Non avere precedenti penali legati a reati contro la pubblica amministrazione, il patrimonio o la fede pubblica.
  3. Aver frequentato un corso di formazione iniziale, con esame finale, organizzato da enti riconosciuti.
  4. Aggiornarsi ogni anno con corsi di formazione continua, obbligatori per legge (art. 71-bis disp. att. c.c.).

Molti enti formativi, anche online, offrono corsi flessibili pensati proprio per i professionisti già attivi nel settore immobiliare.

Attenzione alla gestione dei conflitti

È fondamentale mantenere una netta separazione tra le due attività: ad esempio, se un agente è anche amministratore di un condominio, non potrà intermediare direttamente una compravendita all’interno dello stesso edificio, a meno di specifica autorizzazione assembleare.

La trasparenza e la comunicazione chiara con i condomini sono elementi chiave per gestire al meglio eventuali sovrapposizioni e rafforzare la fiducia nel proprio operato.

Conclusione: un’opportunità da valutare

Diventare anche amministratore di condominio può rappresentare un passo naturale per molti agenti immobiliari, specialmente quelli che operano in modo stabile su uno specifico territorio. È un modo concreto per fidelizzare i clienti, ampliare le competenze e diversificare il proprio business in un settore che, anche nei momenti di rallentamento del mercato, continua a offrire margini interessanti.

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