Nel secondo trimestre del 2025 i prezzi delle abitazioni hanno continuato a crescere, anche se in maniera meno marcata rispetto al periodo precedente. La domanda si conferma solida, mentre l’offerta inizia a mostrare segni di rallentamento. Il mercato immobiliare residenziale mantiene quindi una buona vitalità, seppur con qualche segnale di riequilibrio.
Crescita dei prezzi in decelerazione ma sempre positiva
Il numero di agenti immobiliari che segnalano un aumento dei prezzi rimane superiore a quello di chi ne rileva una riduzione. Sebbene il ritmo di crescita si sia attenuato, i valori restano su livelli positivi. La tendenza mostra una crescita più stabile e sostenibile rispetto ai trimestri precedenti.
Offerta immobiliare in calo nelle agenzie
Molte agenzie immobiliari segnalano una diminuzione degli incarichi di vendita. La scarsità di nuove proposte sul mercato contribuisce a mantenere alta la competizione tra acquirenti, soprattutto nelle zone urbane. Questo squilibrio tra domanda e offerta continua a esercitare una pressione al rialzo sui prezzi.
Mutui più accessibili e situazione favorevole per gli acquirenti
Si conferma il miglioramento nell’accesso al credito. Sempre meno trattative vengono interrotte per difficoltà nel finanziamento, grazie a una maggiore apertura da parte degli istituti bancari. Questo elemento sostiene ulteriormente la domanda, in particolare tra giovani coppie e famiglie.
Canoni di locazione e affitti brevi in crescita
Anche il mercato delle locazioni registra segnali di vitalità, con canoni in aumento e una riduzione degli sconti applicati sui prezzi richiesti. Gli affitti brevi continuano a rappresentare una scelta redditizia per i proprietari, soprattutto in aree turistiche, contribuendo però a ridurre l’offerta destinata alla locazione residenziale tradizionale.
Prospettive meno ottimistiche ma migliori rispetto al 2024
Le aspettative per i prossimi mesi si mantengono positive, anche se leggermente più prudenti rispetto a inizio anno. Il clima di fiducia resta elevato e migliore rispetto al 2024, segno che il mercato ha assorbito bene le incertezze degli ultimi anni e sta affrontando la seconda parte dell’anno con solidità.