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Il mercato immobiliare italiano sta vivendo una fase di rinnovato dinamismo. Dopo anni segnati da incertezze economiche e tassi in crescita, il terzo trimestre del 2025 mostra un aumento significativo delle compravendite in tutto il Paese. La domanda è tornata attiva sia nei grandi centri urbani sia nei comuni più piccoli, segnale di un rinnovato interesse verso la casa come bene rifugio e investimento a lungo termine.
Con il termine “immobili fantasma” si indicano quegli edifici — appartamenti, abitazioni o fabbricati — che pur esistendo materialmente non risultano correttamente registrati nelle banche dati catastali. In pratica sono immobili che, per un motivo o per un altro (mancata dichiarazione, registrazione errata, abusi edilizi, estensioni non accatastate), non risultano ufficialmente riconosciuti dal fisco e dai registri comunali.
Il mercato immobiliare commerciale europeo sembra prepararsi a un anno 2026 all’insegna del rilancio. Gli investimenti nel settore real estate sono stimati in crescita rispetto al 2025, segno che investor istituzionali e fondi restano interessati a immobili “core” — in particolare uffici e retail — nonostante le sfide legate all’economia globale.
Nel corso dei primi nove mesi del 2025 la domanda di mutui immobiliari registra un incremento significativo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le richieste crescono a doppia cifra, segnalando un rinnovato slancio del mercato del credito immobiliare.
La novità centrale della proposta di legge riguarda il fatto che bastano due mensilità non pagate consecutivamente per attivare la procedura di sfratto.
Nella prima parte del 2025 Milano continua a dimostrarsi tra le città più dinamiche in Italia dal punto di vista immobiliare. I quartieri più centrali e prestigiosi mantengono quotazioni elevate, con record per le abitazioni ristrutturate nei contesti d’elite.
Nella Manovra 2026 si prospetta un cambiamento importante per la tassazione degli affitti brevi: l’aliquota agevolata del 21 % rischia di essere rivista, con l’introduzione dell’aliquota del 26%.
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