Nei primi mesi del 2025 il prezzo medio delle case è sceso in tutte le regioni italiane, con flessioni che raggiungono punte superiori al 8%. A pagare il conto più salato sono state aree tradizionalmente forti dal punto di vista immobiliare, mentre poche regioni hanno registrato performance in controtendenza.
Regioni con i cali più marcati
Le riduzioni più profonde si concentrano nel Nord e nel Centro: Veneto –8,5%, Valle d’Aosta –7,9%, Marche –6,9%, Trentino-Alto Adige –6,6% ed Emilia-Romagna –6,3%.
Regioni con variazioni contenute
Correzioni minori, inferiori al 2%, si osservano in Campania –1,1%, Toscana –1,3% e Molise –1,7%, dove la domanda locale è rimasta relativamente stabile.
L’unica in crescita
Il Molise è l’unica regione ad aver visto un incremento annuo (+3,3%) grazie all’interesse verso contesti meno affollati e più accessibili; anche Calabria, Campania e Abruzzo mostrano variazioni quasi nulle, attestandosi intorno allo zero.
Prospettive per il 2025
L’aumento dei tassi di interesse sui mutui e l’incertezza economica hanno frenato gli acquisti, ma un possibile allentamento della politica monetaria europea potrebbe favorire un moderato recupero nella seconda metà dell’anno. Nel frattempo, le aree in crescita restano punti di riferimento per chi cerca un investimento a prezzi ancora contenuti.