Il settore dell’immobiliare turistico-alberghiero sta vivendo una fase di forte rilancio. Nei primi sei mesi del 2025 gli investimenti hanno già superato la soglia del miliardo e mezzo di euro, con la previsione concreta di toccare quota 3 miliardi entro fine anno. Una crescita che segna il ritorno di interesse da parte degli investitori, nazionali e internazionali, verso il comparto ricettivo italiano.
Più capitali per l’ospitalità
L’incremento degli investimenti è spinto da una rinnovata fiducia nel potenziale del turismo italiano. Le grandi catene internazionali stanno ampliando la propria presenza sul territorio, affiancate da fondi immobiliari e investitori istituzionali. Il focus è su strutture di qualità, ben localizzate e con forte potenziale di redditività.
Il ritorno delle operazioni di grande taglio
Rispetto agli anni precedenti, si registra un aumento del numero di operazioni sopra i 100 milioni di euro. Queste transazioni interessano soprattutto le città d’arte, le destinazioni balneari di fascia alta e i poli fieristici, dove la domanda di ospitalità è solida e costante.
Cresce anche l’interesse per località secondarie
Oltre alle classiche mete di punta, gli investitori guardano con sempre maggiore attenzione alle destinazioni cosiddette “secondarie”. Città d’arte minori, borghi rigenerati e località a vocazione outdoor stanno attirando progetti di riqualificazione e nuove aperture, spinti dal turismo esperienziale e dai nuovi stili di viaggio.
L’hotellerie si ripensa: più qualità, meno quantità
I progetti più ambiziosi puntano su un’offerta ricettiva moderna e sostenibile. Meno camere, più spazi comuni, servizi personalizzati, attenzione all’efficienza energetica e al design. L’obiettivo è attrarre una clientela sempre più esigente, che ricerca autenticità e comfort di livello internazionale.
Milano e Roma guidano il mercato
Le due principali città italiane si confermano al centro delle operazioni di investimento. Milano attrae per la sua vocazione business e l’attrattività internazionale, mentre Roma registra un incremento di operazioni legate sia al turismo che alla riqualificazione urbana.
Un comparto sempre più strategico
L’immobiliare alberghiero si conferma un asset strategico per il rilancio dell’economia turistica. La crescita del comparto sta generando un effetto positivo anche sull’indotto: lavori di ristrutturazione, occupazione, servizi collegati e valorizzazione del territorio.
Guardare al lungo periodo con progettualità
Il dinamismo del 2025 è solo un punto di partenza. Gli operatori puntano a consolidare i risultati nel tempo, investendo in progetti con una visione a lungo termine. A fare la differenza saranno la qualità dell’accoglienza, la sostenibilità e la capacità di adattarsi ai nuovi trend del turismo globale.