Con il termine “immobili fantasma” si indicano quegli edifici — appartamenti, abitazioni o fabbricati — che pur esistendo materialmente non risultano correttamente registrati nelle banche dati catastali. In pratica sono immobili che, per un motivo o per un altro (mancata dichiarazione, registrazione errata, abusi edilizi, estensioni non accatastate), non risultano ufficialmente riconosciuti dal fisco e dai registri comunali.
Qual è la ratio della nuova normativa
La proposta oggi in discussione punta a fare emergere proprio questi immobili “invisibili”: l’idea è di mettere in campo verifiche sistematiche — da controlli amministrativi ai rilievi territoriali — per individuare edifici reali ma non regolarmente dichiarati. I proprietari saranno invitati a regolarizzare spontaneamente la posizione; se non lo faranno, l’amministrazione potrà intervenire d’ufficio e attribuire una “rendita presunta”, rendendo l’immobile a tutti gli effetti riconosciuto e soggetto a tassazione.
Cosa cambia per chi è proprietario o vuole comprare casa
Chi possiede oggi un immobile deve verificare che la situazione catastale sia in ordine: una eventuale irregolarità rischia di emergere con la nuova normativa, esponendo il proprietario a oneri aggiuntivi — o peggio — a sanzioni. Per chi cerca casa o intende investire, è importante controllare fin da subito la regolarità catastale: un immobile fantasma, una volta “emerso”, può diventare un investimento più rischioso rispetto a uno già in regola.
Le conseguenze sul mercato immobiliare
Questa operazione di “pulizia” del patrimonio immobiliare potrebbe avere effetti profondi: da un lato rendere più trasparente e affidabile l’intero mercato — con immobili ufficiali e verificati — dall’altro aumentare la disponibilità reale di abitazioni, se molti immobili emergono simultaneamente. Tuttavia, l’incertezza legata a chi non regolarizza potrebbe generare tensioni: possibili vendite anticipate, svalutazioni o un’accelerazione delle normative sul catasto e la fiscalità immobiliare.
Perché è importante seguirne gli sviluppi
Per chi opera nel mercato immobiliare — agenti, investitori, acquirenti — le modifiche in arrivo rappresentano una possibile svolta. Un mercato più trasparente significa maggior fiducia, ma anche una maggiore responsabilità nel verificare lo stato reale degli immobili. Se questa riforma dovesse andare in porto, gli effetti si vedrebbero concretamente: sia in termini di offerta che di regole.

