Dal 2026 il Bonus Bollette verrà mantenuto, ma con criteri più rigidi rispetto agli anni precedenti. L’obiettivo è concentrare l’aiuto sulle famiglie con maggiore difficoltà economica, attraverso soglie ISEE più basse e requisiti più mirati. La platea dei beneficiari sarà quindi più ristretta, ma il sostegno sarà più incisivo per chi ne ha davvero bisogno.
Contributi per luce, gas e acqua
Il bonus continuerà a coprire tre ambiti fondamentali: energia elettrica, gas e acqua. Gli importi varieranno in base alla composizione del nucleo familiare e alle caratteristiche della fornitura.
Per l’elettricità, le famiglie numerose potranno ottenere un contributo più elevato rispetto ai nuclei più piccoli.
Il bonus gas sarà modulato anche in base alla zona climatica, tenendo conto dei consumi tipici delle diverse aree.
Per l’acqua, resterà garantito un quantitativo minimo vitale gratuito per ogni componente della famiglia.
Il beneficio massimo ottenibile
Sommando i contributi relativi a luce, gas e acqua, una famiglia in possesso dei requisiti necessari potrà ottenere fino a un tetto massimo annuale di agevolazione, pensato per compensare l’impatto dei costi energetici nei contesti più fragili. L’importo esatto dipenderà dalla situazione familiare, dall’area geografica e dal tipo di utenza.
Fine del contributo straordinario
Con il nuovo anno verrà eliminato il contributo straordinario introdotto in precedenza per ampliare l’accesso al bonus. Di conseguenza, chi possedeva un ISEE medio o medio-basso potrebbe non rientrare più nei requisiti. La misura torna così alla sua versione ordinaria, concentrata su un sostegno più mirato.
Come si ottiene il bonus
Il meccanismo resterà automatico. Non servirà presentare una richiesta specifica: sarà sufficiente avere un ISEE aggiornato e valido. Una volta verificati i requisiti, il contributo verrà applicato direttamente in bolletta, oppure tramite accredito nei casi di utenze non intestate al nucleo familiare.
Chi rischia di restare escluso
Le nuove regole potrebbero escludere famiglie che si collocano appena sopra le soglie ISEE previste o persone che utilizzano immobili non destinati a residenza principale. Resteranno fuori anche le situazioni in cui le utenze non sono riconducibili direttamente al nucleo che richiede il beneficio.
Effetti sul mercato immobiliare
Il nuovo assetto del Bonus Bollette può avere ripercussioni indirette sul mercato immobiliare.
Per gli immobili destinati a famiglie con redditi bassi, il bonus resta un elemento di sostegno rilevante, capace di rendere più sostenibili i costi di gestione.
Per le locazioni, soprattutto nei grandi centri urbani, la riduzione della platea potrebbe incidere sulla capacità di alcune famiglie di sostenere i costi energetici, influenzando la scelta dell’abitazione o la durata del contratto.
Nella compravendita, il tema dell’efficienza energetica diventerà ancora più centrale: immobili con consumi più contenuti saranno sempre più ricercati, perché meno dipendenti dagli aiuti statali.
Conclusione
Il Bonus Bollette 2026 rappresenta un ritorno a un modello più snello ma anche più selettivo. Meno beneficiari, criteri più rigidi, sostegno più mirato. Per famiglie, proprietari e operatori immobiliari diventa importante conoscere le nuove regole, perché l’incidenza dei costi energetici influenzerà sempre più le scelte abitative e le dinamiche del mercato.

