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Home»articoli»Cedolare secca sugli affitti brevi: le reazioni del mercato
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Cedolare secca sugli affitti brevi: le reazioni del mercato

alleareBy alleare06/11/2025Nessun commento2 Mins Read
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Nella Manovra 2026 si prospetta un cambiamento importante per la tassazione degli affitti brevi: l’aliquota agevolata del 21 % rischia di essere rivista, con l’introduzione dell’aliquota del 26%. Alcune bozze suggeriscono che questa aliquota piena possa applicarsi anche al primo immobile locato tramite piattaforme o tramite intermediazione, eliminando le soglie preferenziali in vigore fino ad oggi. In altri scenari, la cedolare al 21 % resterebbe, ma solo per i contratti stipulati direttamente, senza intermediari.

Le ragioni della stretta fiscale

Il provvedimento nasce con l’obiettivo di aumentare il gettito fiscale, rafforzare la tracciabilità dei redditi da locazione turistica e ridurre fenomeni di evasione. Inoltre, l’idea alla base sembra essere quella di riequilibrare il mercato immobiliare, favorendo le locazioni a lungo termine rispetto a un uso intensivo del patrimonio immobiliare per scopi turistici.

Le reazioni del mondo immobiliare

Agenti immobiliari, associazioni di categoria e proprietari esprimono forte preoccupazione. In particolare, si teme che l’aumento dell’aliquota renda meno conveniente emozionalmente e economicamente l’affitto breve, spingendo molti a togliere gli immobili dal circuito turistico o a preferire la locazione ordinaria. In alcuni casi si paventa che la misura possa incentivare forme di locazione non dichiarata, con un effetto contrario rispetto all’obiettivo di trasparenza.

Quali effetti attesi sul mercato

Se confermata, la modifica potrebbe ridurre l’offerta turistica tramite affitti brevi, soprattutto in città in cui il turismo è intenso. Alcuni proprietari potrebbero optare per contratti a lungo termine, con possibile aumento dell’offerta “residenziale”. Ma l’effetto potrebbe essere differenziato: nei luoghi con maggior redditività turistica il modello breve potrebbe sopravvivere, mentre nelle città meno “top” la scelta potrebbe spostarsi verso affitti tradizionali.

Strategie e consigli per chi affitta

Chi già gestisce immobili in affitto breve dovrebbe valutare diverse alternative: ricalcolare i costi netti con la nuova aliquota, confrontare la convenienza tra locazione breve e locazione tradizionale, ragionare su formule miste o su contratti intermedi. Per coloro che intendono avviare un’attività di locazione, è importante progettare fin da subito la sostenibilità fiscale anche con scenari meno favorevoli.

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