Negli ultimi mesi l’acquisto della prima casa ha vissuto una fase di forte rilancio: tassi di interesse in calo, incentivi fiscali e una domanda latente che torna a farsi sentire sono i fattori che stanno trainando il mercato immobiliare residenziale. Ma cosa sta realmente succedendo dietro i numeri in crescita e quali prospettive si profilano per il futuro?
Le agevolazioni fiscali che premiano chi acquista
Uno degli elementi più incisivi nel rilancio delle compravendite è senza dubbio il pacchetto di agevolazioni dedicato all’acquisto della prima casa. L’abbattimento dell’imposta di registro dal 9% al 2%, o l’IVA agevolata al 4% per le case vendute da imprese, generano risparmi significativi per chi acquista e rendono l’investimento più sostenibile sul fronte fiscale. In molti casi, le detrazioni e incentivi permettono di recuperare migliaia di euro, favorendo operazioni che altrimenti sarebbero rimaste nel cassetto.
Tassi in discesa e nuove offerte mutuo
Accanto agli sconti fiscali, la discesa dei tassi di interesse sui mutui ha svolto un ruolo chiave. Le offerte di finanziamento oggi consentono di accedere a condizioni più vantaggiose rispetto ai picchi registrati in passato. Anche le piattaforme di comparazione online hanno amplificato la trasparenza, permettendo a chi cerca casa di confrontare rapidamente costi e soluzioni. Questa dinamica ha reso accessibile il credito anche a fasce di potenziali acquirenti prima escluse, sbloccando una domanda che aspettava condizioni favorevoli per concretizzarsi.
Trend territoriali: grandi città vs centri minori
L’incremento delle compravendite si registra su tutto il territorio nazionale, ma con peculiarità locali. Nei piccoli centri il tasso di crescita delle transazioni si è rivelato più deciso rispetto alle città capoluogo. Sul fronte dei prezzi, alcune aree mostrano un rafforzamento del mercato immobiliare (come Roma, Palermo, Firenze), mentre in altre, come Milano, si osservano sostanziali stabilità o addirittura lievi cali. Le nuove costruzioni, in particolare, registrano movimenti spesso più volatili rispetto al mercato dell’usato.
Prospettive per il 2026: cautela e opportunità
Guardando avanti, le previsioni per il 2026 indicano un mercato in crescita ma con un andamento più moderato rispetto all’attuale fase espansiva. Gli analisti ipotizzano circa 800.000 abitazioni vendute, con un aumento del volume d’affari intorno all’8%. Tuttavia, l’elemento di fragilità deriva proprio da quella domanda che oggi spinge il mercato: parliamo di famiglie con margini finanziari ristretti, il cui accesso al credito rimane condizionato da variabili come reddito, stabilità lavorativa e condizioni economiche generali. In questo contesto, eventuali aumenti dei tassi o rallentamenti degli incentivi fiscali potrebbero temperare il ritmo della domanda.