Comprare casa, non solo per viverci ma come investimento, resta una scelta molto diffusa in Italia. Nonostante i costi elevati, in molte città grandi il mattone continua a essere considerato una forma sicura di preservare capitale, ottenere rendita e puntare su rivalutazioni nel tempo.
Qual è il peso degli acquisti a scopo d’investimento
Un’analisi recente indica che quasi un quinto delle compravendite nelle agenzie immobiliari italiane sono fatte con finalità di investimento. Anche se la percentuale è leggermente calata rispetto all’anno precedente, il fenomeno rimane molto forte nelle aree urbane dove la domanda per affitti è elevata, così come in città con università o grandi imprese che attirano persone fuori sede.
I rendimenti da locazione nelle principali città
I canoni di affitto a lungo termine oggi generano rendimenti interessanti. Per esempio, un bilocale medio di 65 metri quadri ha reso intorno al 5,8% su base annua in molte zone, grazie all’aumento dei prezzi di affitto. Le città che spiccano per rendimenti maggiori sono quelle dove la richiesta è più alta e l’offerta limitata: Genova, Palermo e Verona sono tra le più convenienti.
Rivalutazione dei prezzi: quanto vale il capitale immobiliare
Dal 1998 al 2024, nei grandi centri urbani, i prezzi degli immobili sono saliti mediamente del 51,5%. Alcune città hanno visto incrementi ben superiori: Milano in testa con più del 140% di rivalutazione, seguita da Firenze. Questa tendenza dimostra che oltre alla rendita da affitto, l’apprezzamento del capitale nel lungo termine è un fattore che pesa molto per chi investe.
Il peso dell’affitto sul reddito degli inquilini
Affittare non è sempre facile per chi deve sostenere le spese mensili: in molte città i canoni assorbono una parte significativa del reddito netto. Nelle metropoli come Milano, Firenze, Roma o Bologna, affittare può arrivare a costare oltre la metà del reddito di chi lavora. In cittadine meno costose la situazione è migliore, ma la tendenza generale è verso una crescente pressione sugli affitti.
Quali criteri usare per scegliere dove investire
È fondamentale valutare variabili chiave come la qualità dei trasporti, presenza di università o imprese, progetti di riqualificazione, servizi urbani disponibili. Le zone che migliorano infrastrutture, servizi e vivibilità tendono a registrare rivalutazioni più alte e rendimenti da affitto più stabili.
Limiti e rischi da tenere d’occhio
Investire nel mattone comporta rischi: spese di manutenzione, periodi in cui l’immobile resta vuoto, costi fiscali, e difficoltà legate ai contratti di affitto. Il bilancio tra costi e ricavi deve essere realistico, soprattutto se si considera l’incidenza delle tasse locali, delle spese condominiali e dei costi imprevisti.