PILLOLE LEGALI: I diversi aspetti del Superbonus

Scritto dall’avvocato Roberto Sidoti - Owner partner Five Sixty Legal

Temi come la sostenibilità e, più in generale, l’ambiente sono diventati motivo di riflessione e anche occasione per il Legislatore di disciplinare nuovi incentivi: un esempio in tal senso è il cd. Superbonus che, stante le difficoltà economiche date dalla pandemia da Covid-19 e la necessità di avvicinarsi alla sostenibilità abitativa, ha trovato un diffuso consenso.
Tale agevolazione è stata introdotta in piena emergenza sanitaria con il Decreto Rilancio (prorogato con il c.d. Decreto Milleproroghe del 2021), consistente una “super” detrazione pari al 110%, qualora vengano eseguiti determinati interventi, tra cui ad esempio la realizzazione di cappotti termici, l’installazione di impianti fotovoltaici o di sistemi antisismici.
Detti interventi si possono distinguere in due macrocategorie: trainanti, tra i quali si inseriscono gli interventi di isolamento termico e quelli antisismici, e trainati, ove sono ricompresi gli interventi di efficientamento energetico e gli impianti solari fotovoltaici. Quest’ultimi, per ottenere l’agevolazione al 110%, devono essere effettuati congiuntamente ad uno della precedente categoria.
Ora cerchiamo di comprendere, seppur in modo preliminare, chi e in che modo può servirsi di queste agevolazioni, su cui anche l’Agenzia delle Entrate, ad aiuto del Contribuente, ha dedicato nel febbraio 2021 apposite Linee Guida.
In primo luogo, il superbonus spetta alle persone fisiche, ai condomini, agli istituti autonomi delle case popolari, alle cooperative di abitazioni, alle onlus e alle associazioni sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili.
La platea è quindi molto ampia: infatti l’incentivo non spetta solamente ai proprietari dell’immobile, bensì anche i soggetti che possiedono o detengono l’immobile, in cui è realizzato l’intervento per il quale è riconosciuto l’incentivo. Di conseguenza hanno diritto ad ottenere l'agevolazione pure il nudo proprietario, l’usufruttuario, chi detiene il diritto di abitazione o di superficie, il conduttore o il comodatario, e anche coloro che stanno acquistando casa e che prima del rogito ha iniziato i lavori, purché vi sia un contratto preliminare registrato e il consenso scritto del proprietario.
In secondo luogo, gli aventi diritto potranno, alternativamente, optare o per la detrazione diretta in fase di dichiarazione dei redditi in 5 quote annuali, per le spese sostenute nel 2020-2021, e in 4 quote annuali per le spese sostenute nel 2022; o tramite lo sconto in fattura o, infine, tramite cessione del credito per un importo pari alla detrazione spettante in favore di istituti finanziari.
Tra queste ipotesi sicuramente quella che risulta di maggiore interesse è quest’ultima, poiché consente, a fronte della cessione in favore di un istituto di credito, fornitori di beni e servizi e di altri soggetti, di ottenere la liquidazione del corrispettivo contrattuale, senza dover attendere il recupero delle detrazioni fiscali tramite le quote annuali previste dalla normativa.
In conclusione, il 2021 ed il 2022 saranno anni in cui sarà possibile eseguire lavori importanti di ristrutturazione quasi a costo zero, ma per cui occorrerà farsi coadiuvare da diversi Professionisti competenti, pure considerato che l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico procederà con i controlli utili alle verifiche di conformità.

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